La fine dell’assedio di Gaeta, con la resa firmata il 13 febbraio 1861 e la partenza dei reali in esilio a Roma, segnò la fine del Regno delle Due Sicilie e a nulla valsero i tentativi legittimisti di restaurazione del Regno. Le medaglie, riferibili agli avvenimenti del 1860-1861, furono coniate nella Zecca pontificia di Roma su richiesta ufficiale del reverendo Nicola Borelli, del barone Salvatore Carbonelli, Ministro delle Finanze in esilio, di monsignor Nicola Milella per conto di Francesco II e in qualche caso dalla Prefettura dei Sacri Palazzi Apostolici. Sono pubblicate inoltre le numerose Note della Zecca, sia dei coni, sia delle medaglie con le quantità e i costi dei complementi come gli appiccagnoli, il nastro, gli astucci e le scatoline di cartone. Le onorificenze, di cui il governo borbonico fece sempre largo uso, furono realizzate nel 1860 da orefici napoletani che hanno provveduto anche al restauro di quelle restituite dagli insigniti in caso di commutazione con la decorazione della classe superiore. Queste ultime al pari delle medaglie sono corredate dai relativi attestati e da una corposa documentazione.